IL MERCATO

In Italia, secondo quanto rilevato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nel “Rendiconto annuale relativo all’anno 2021”, sono state prodotte circa 7,5 milioni di tonnellate di residui organici derivanti dai rifiuti urbani (FORSU). Tale dato è comprensivo di “sfalci e potature”, che equivalgono a circa il 20/25% del totale.

Il trend della quantità di FORSU prodotta in Italia negli ultimi anni è in continua crescita, dopo aver subito un rallentamento negli anni 2020 e 2021 causa COVID-19. La produzione è tornata a salire in quanto sempre più Amministrazioni locali, tramite i propri gestori, hanno iniziato o potenziato la raccolta differenziata. Inoltre, nel sopra indicato biennio, è venuto a mancare quasi totalmente, se non del tutto, l’afflusso di turisti stranieri.

Per i rifiuti costituiti da alimentari scaduti, sequestrati o difettati non vi è un dato certo sulle quantità prodotte annualmente in Italia, perché nei dati relativi ai rendiconti ISPRA sui rifiuti speciali il codice E.E.R. (Elenco Europeo dei Rifiuti), attribuito a tale tipologia (020304), viene aggregato ad altre tipi di rifiuti. Considerando anche gli altri codici E.E.R. si arriva comunque a circa 1,2 milioni di tonnellate annue di alimentari scaduti, da trattare per renderli idonei alla Biodigestione anaerobica.

Le quantità di fanghi prodotti in Italia e derivanti dalla depurazione delle acque reflue urbane, è di circa 3,5 milioni di tonnellate (dato ISPRA relativo all’anno 2019, riportato nel rendiconto sui rifiuti speciali prodotti, pubblicato nel 2021), ai quali vanno aggiunte le quantità di fanghi individuati all’E.E.R. 190812, che ammontano a circa 250 mila tonnellate.